Proprio per questo motivo ho deciso di seguire, terminata la scuola media inferiore, un percorso scolastico anomalo; tutti i miei amici e compagni puntavano ad un liceo, non importava quale, bastava fosse un liceo!!!! Io invece mi iscrissi all’Istituto Professionale per Parrucchieri di Trento.

Furono tre anni intensi, difficili come lo è stata l’adolescenza ma alla fine ne sono uscita a testa alta con la convinzione di aver fatto la scelta giusta. Proprio per questo motivo decisi di puntare in alto e mi presentai con un bel curriculum in mano presso il “Salone Sciandra”, o meglio, i campioni del mondo del “Salone Sciandra”.

Forse per la testardaggine o forse perché qualcosa di buono lo avevano intravisto decisero di assumermi; spesi tre anni lavorativi fatti di calli alle mani qualche bel pianto ma con una convinzione sempre maggiore delle mie capacità e qualità.

Era giunto il momento di cambiare però, ringraziai tutti e mi accasai presso il salone “Edonais” dove ebbi la fortuna di accrescere ancora le mie conoscenze e competenze professionali e di partecipare per la prima volta ad uno show a Milano con la “Compagnia della Bellezza”. Cambiai ancora, ebbene si, son sempre stata una nomade e si sa, più cose si riescono a vedere nella vita meglio è!!!

Ed eccoci in Viale Verona al Salone Enigma ed ecco le prime avvisaglie di “bisogni professionali” che mi spinsero a seguire dei corsi con Tony&Guy e con la Hair Company. Non contenta nel 2009 decisi di assecondare le mie mini voglie di Parigi, città che amo e adoro con tutto il cuore, trascinando un’amica su un aereo direzione Francia.

Lì incontrai un amico, italiano, parrucchiere, che mi raccontò a suon di forbici e spennellate di colore la bellezza di Parigi e del lavorare a Parigi.

Decisi quindi di fermarmi giusto un po’ per metterci il naso; e così fu. Tornai a Trento dopo qualche giorno con la voglia di avere qualcosa di mio, qualcosa che mi permettesse di esprimere il mio io la mia eccentricità la mia “arte del capello” e il mio amore per Parigi.

Forse ora sarà più chiaro il perché del mio piccolo grande sogno chiamato la Petite Paris.