Luisa Riccio

Professional Hairstylist
Probabilmente l’anno 1986 verrà ricordato per la ricomparsa in cielo della cometa di Halley, per la “mano de Dios” che ha aiutato l’Argentina a vincere i mondiali messicani oppure la nascita del mito di Tom Cruise grazie a Top Gun.

Io invece ricordo il 1986 per l’agitazione di quella mattina (era ovviamente un martedì) che mi accompagnò per tutto il tragitto che mi diresse al “Salone Gianni”. Era il mio primo giorno di lavoro, finalmente il mio sogno si sarebbe avverato: sarei diventata una parrucchiera, e che parrucchiera!!! Mossi qui i miei primi passi, le prime soddisfazioni, le prime delusione, le prime tirate d’orecchie, i primi complimenti da parte delle clienti fino al 1988. Se ci penso sembra un secolo fa.

Avevo capito che la strada era quella giusta, avrei solo dovuto trovare  il salone giusto, il giusto ambiente, le giuste motivazioni, quello che ti fa sorridere anche il martedì mattina e il sabato pomeriggio. La mia ricerca è passata attraverso il “Salone Gloria” e il “Salone Elvira” che mi hanno ospitata fino al mese di luglio del 1991.

Poi la decisione, una delle più importanti, professionalmente parlando, della mia vita; l’apertura del “Salone Prestige”, non un salone qualsiasi, il mio salone. Ho dedicato alla mia attività e alle mie clienti, che ancora oggi ricordo, tempo e passione; un’esperienza che mi ha fatto crescere professionalmente e interiormente. Scadenze conti responsabilità ma anche tante soddisfazioni, colori tagli pieghe, nuove amicizie, sorrisi, giornate a fare quello che più mi piaceva.

Nel 2001 un’altra soddisfazione, molto diversa dall’aprire un salone. È arrivata mia figlia Jessica e chi come me è mamma sa che non c’è gioia più grande ma, c’è anche un ma, una figlia ha bisogno di una mamma a tutti gli effetti.

Da qui la decisione di chiudere il “Salone Prestige” dopo dodici anni di attività per un nuovo incarico presso il “Salone Sciandra”.  Una nuova esperienza fatta di nuovi stimoli nuovi clienti che hanno permesso alla mia professionalità di accrescere ancora ma il mio lato un po’ zingaro mi ha spinto a cambiare ancora portandomi al “Salone Capriccio” che ha ospitato tutta la mia creatività ed eccentricità fino al 2010.

Si fermerà mai penserete voi? Credo proprio di potervi rispondere di si, dopo aver vagabondato ancora qualche anno penso di avere trovato una fissa dimora alla “Petite Paris”, un salone che definisco famigliare……grazie alla presenza di Sabrina….mia nipote!!!!

Age: 46